Nel circuito
di libri in prestito fra i miei clienti in palestra, una volta ne ho ricevuto
uno davvero singolare che parlava dei 'bagni derivativi'.
L'autrice sosteneva che questa pratica fosse antichissima e poi andata persa
dalla cultura occidentale negli ultimi secoli... Inoltre leggendo il libro si
capiva che la pratica fosse una panacea universale per qualsiasi malanno e perfino
per l'anti-età. E' inutile dire che l'argomento era affine con i principi di
Matevo®
è quindi il libro in questione l'avevo letto in un sol colpo!!!
Il succo del
contenuto dei bagni derivativi è quello di bagnarsi la zona del sesso in mondo
delicato e tranquillo dall'alto verso il basso con una spugna usando acqua
fredda. Tecnica presa in prestito dalla ancor più antica terapia dei 'semicupi',
nei quali bisognava immergersi con tutta l'area dei glutei e del bacino in acqua
fredda restando con busto e gambe fuori. Insomma restare seduti in un grosso
secchio d'acqua fredda.
Ho
rielaborato la tecnica tecnica dei bagni derivativi analizzandola da un punto di
vista ormonale, isolando le motivazioni per cui funziona davvero come tecnica di
aumento della forza, stimolazione ormonale, rigenerazione fisica e
anti-invecchiamento...
Il segreto
dell'efficacia è dato dalla differenza di temperatura ricreata tra la zona del
sesso e quella del resto del corpo. Infatti se mettiamo una certa parte corporea
a contatto con qualcosa di freddo mentre tutto il resto resta alla normale
temperatura, si innesca un incremento della circolazione locale sanguigna.
Genericamente nel
libro sui bagni derivativi si parla di raffreddare il sesso
senza in realtà specificare il punto specifico indicato per il miglioramento
nella condizione fisica. L'azione del bagno derivativo è di tipo ormonale per
cui sarà utile raffreddare la zona dei testicoli nell'uomo. Mentre nella donna
il concetto è differente. Infatti le ovaie nella donna sono molto interne
nell'addome e richiedono un ambiente termicamente protetto per funzionare al
meglio. Nel uomo i testicoli sono esterni al corpo e contenuti in un sottile
strato di pelle(scroto). Nella donna la parte naturalmente esposta è la vulva e
quindi solo questa deve essere messa a contatto col freddo. Ciò darà luogo, dopo
pochi minuti al giorno, ad un vero incremento della produzione ormonale sia
maschile che femminile che donerà al praticante un vero senso di vigore che
continuerà per molte settimane dopo il termine dell'applicazione. Non è
necessario accanirsi con trattamenti infiniti. Sarà sufficiente un periodo di
10-20 minuti al giorno per 5-7 giorni, alla sera prima di andare a letto.
Non ci sono
molte regole da seguire e forse quella più importante è proprio di non
abbuffarsi prima di questa procedura, visto che si tratta di afflusso di sangue
localizzato. Ciò è causato dalla maggior richiesta di sangue da parte
dell'intestino dopo una bella mangiata, che andrebbe a penalizzare l'afflusso di
sangue al sesso indotto dalla pratica derivativa.
La soluzione
che però voglio spiegare qui per i 'bagni derivativi' non richiede acqua fredda
ed è maggiormente mirata rispetto al raffreddamento generico del sesso. Con
l'abbinamento al metodo
Matevo® della tecnica di raffreddamento dei testicoli o
della vulva si indurrà un diretto incremento del profilo ormonale. Sarà
sufficiente posizionare del giaccio direttamente a contatto con la pelle in
quella zona per dieci o venti minuti prima di coricarsi per 5-7 giorni ogni 3-4
settimane.
Sembra una
banalità, io stesso quando ho conosciuto per la prima volta i bagni derivativi
pensavo che fosse un'enorme bufala. Fino a quando una sera percepivo un forte
raffreddore ed un leggero dolore alla gola. Così ho fatto un tentativo per due
sere e con sorpresa il malessere era stato riassorbito già dopo la prima seduta
e completamente scomparso il mattino dopo la seconda!
Ciò è potuto
accadere per via dell'incremento della circolazione sanguigna locale in
prossimità dei testicoli, che a loro volta sono stati stimolati a produrre una
maggior quantità di testosterone. Il testosterone ha innescato il processo di
guarigione. Lo stesso sarebbe successo ad una donna con il posizionamento del
ghiaccio al a contatto con la vulva usando la stessa metodica.
Gli effetti
più marcati però li ho sentiti durante l'allenamento. Dopo aver passato una
settimana usando questo stratagemma di stimolazione gonadica, le mie sessioni in
palestra hanno subito un vero balzo in avanti. Senza uscire mai dal programma
Matevo®; se la settimana prima percepivo i carichi già un po' vicino al limite,
sia nella settimana di terapia e sopratutto in quella dopo tutti diventavano
davvero leggeri. Non mi è sembrato un effetto placebo, anzi al contrario, molto
reale. Il ghiaccio possiede davvero una gran forza se applicato metodicamente in
piccoli distretti localizzati metodicamente. Chissà cosa succederebbe se tale
tecnica venisse usata con alcuni tipi di ferite...?
Non da meno
è il sonno che aumenta immediatamente di qualità. Sempre una caratteristica,
quella del dormire, conseguente al potenziamento del profilo ormonale, indotto
già dopo poche decine di minuti dal termine del raffreddamento gonadico/vulvare.
Nemmeno
l'umore è esente da conseguenze. Già dal primo mattino dopo la seduta derivativa
vi sentirete più allegri, pieni d'iniziativa, forti, brillanti...
Attenzione
però non bisogna farne un'abitudine perché il nostro organismo è molto
adattabile. Raccomando quindi di non superare mai i 6-7 giorni per poi lasciare
sempre un intervallo di 3-4 settimane prima di ripetere. Gli effetti resteranno
nel periodo di pausa, perché il maggior afflusso sanguigno localizzato che si
manifesta dopo l'applicazione del ghiaccio lascia dei cambiamenti duraturi
nella microcircolazione gonadico/vulvare. Evitate l'assuefazione senza cadere
nell'esagerazione per ottenere ancora più risultati!
Molte delle
parti che dovrebbero essere naturalmente esposte all'ambiente per godere del
miglior funzionamento oggi per motivi soprattutto culturali non lo sono. Fra
queste in primo luogo c'è proprio la zona del sesso. L'uomo è dotato di
testicoli esposti rispetto al corpo, per cui è facile intuire che debbano
funzionare in un ambiente termicamente differente da quello corporeo, in uno
stato di raffreddamento. Questo non cambia nella donna, dove la parte della
vulva è posizionata in modo molto superficiale e anch'essa dovrebbe essere
immersa in un ambiente termicamente più freddo rispetto al resto del corpo.
Pensare a
compartimenti stagni molto spesso è sbagliato e credere che una zona non
ripercuota gli effetti sia negativi che positivi su altre parti, anche distanti,
sia da escludere è sovente un errore. Specialmente se l'oggetto in questione è
rappresentato dal corpo umano. Secoli di 'pudore' sociale hanno compromesso
molto seriamente quello che dovrebbe essere il vero potenziale umano...
Ma come si
deve procedere per mettere in atto la stimolazione ormonale derivativa?!
Lasciate un sacchetto di ghiaccio in freezer, oppure un contenitore in gel o un
oggetto apposito.
Di questi ultimi ne esistono molti in commercio. Dopo alcune
ore questo sarà ghiacciato, quindi procedente con l'applicazione tra gli slip e
il corpo. Restate vestiti e caldi, magari in pigiama. Rimanete seduti a leggere
un libro ad esempio per 10 o 20 minuti in totale relax. Mi raccomando almeno due
ore dopo il completamento dell'ultimo pasto! Quindi al termine, riponete il
contenitore ghiacciato applicato in freezer, per poi usarlo in giorno successivo
ed andate a letto. Ripetete la procedura per 5-7 giorni e restate a riposo per
3-4 settimane. Poi si ricomincia da capo
E' così
semplice ed economico che sembra quasi troppo facile per funzionare. Però non è
così e gli effetti sono molto reali.
Tra le altre
proprietà correlate dal raffreddamento derivativo sono da riportare la
regressione della calvizie ed i capelli bianchi oltre alla funzionalità
intestinale.
Questo
articolo è basato su un'esperienza pratica individuale(la mia)in un contesto
reale. Purtroppo non ho ancora potuto testarne l'efficacia con test ematici,
come il livello di testosterone totale. Tra qualche mese però potrò suffragare
tale la curiosità con l'analisi in laboratorio e non mancherò di riportare i
dati con un update, confrontandoli con quelli dell'anno scorso senza
raffreddamento derivativo.
LIBRI E MATERIALE NECESSARIO: