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lunedì 5 dicembre 2011

Deacidificazione del cibo



Passare da una dieta onnivora, tipo occidentale, a una vegana è già un grosso miglioramento per la salute fisica. Effettuare un ulteriore salto per arrivare ad uno stadio frugivoro rappresenta un nuovo ed imponente passo in avanti verso la purificazione fisica. Arrivare poi ad abbracciare il crudismo è di certo la soluzione più compatibile agli scopi per i quali il nostro apparato digerente è stato 'progettato' dall'evoluzione.
Chi ha avuto la forza di volontà di effettuare concretamente e per un lungo periodo questi passaggi ha di certo potuto conoscere una salute simile a quella esistita molte decine di millenni fa dagli uomini che popolavano la terra in quel arcaico periodo. Cosa si deve fare per spostare ancora in avanti il benessere per limitare i 'danni' che inevitabilmente la metabolizzazione del cibo crea al nostro organismo in conseguenza della digestione? Il titoletto di questo pezzo parla di deacidificazione. Concetti di acido e basico riferiti al cibo sono i più veri sovrani dell'alimentazione umana. Ogni cibo che ingeriamo può possedere una carica acida oppure alcalina, anche se si parla di frutta allo stato crudo. Molti studi hanno portato alla luce nell'uomo una caratteristica organica alcalina. Per questo ogni alimento che si discosta dall'asse alcalino induce un lavoro aggiuntivo per renderlo utilizzabile dalla fisiologia umana. L'alcalinizzazione del cibo che assumiamo richiede risorse da parte dell'organismo, sia quando questo si trova in bocca, nel tratto digerente e nel sangue. Qualsiasi cibo, seppur ricco di elementi nutritivi, può impoverire l'organismo per la necessità di risorse atte alla 'conversione', in modo che diventi utilizzabile dall'organismo. L'essere uomo dispone di un PH sanguigno basico, come già spiegato, quindi deve essere mantenuto tale a prescindere dal tipo di alimento che scegliamo di ingerire.
Limoni, arance, pompelmi e quant'altro, sono alimenti senza dubbio straordinari, bisogna però rammentare che possiedono un PH decisamente opposto a quello che è ideale per il nostro organismo. Infatti se da un lato gli agrumi possono apportare molte risorse vitaminiche, dall'altro ci impoveriscono a livello minerale, rendendo indispensabile il rilascio di calcio nel sangue riportando velocemente il PH a livelli alcalini. Alla lunga il processo porterà di certo ad una deplezione del calcio corporeo. Molti studi hanno evidenziato l'indebolimento dentale dovuto al consumo di soli agrumi per un lungo periodo da parte di un gruppo di persone. Ovviamente non sono solo gli agrumi gli unici frutti acidi. In ogni caso se i fruttariani devono stare attenti, i vegani devono porre un'attenzione ancora maggiore, visto che praticamente tutti i cereali e farinacei in genere risultano acidi. Non parliamo poi degli onnivori, dove quasi tutti gli alimenti di cui si nutrono sono acidi! I prodotti animali, escluse poche eccezioni sono potenzialmente difficili da deacidificare per via della loro lunghissima permanenza nel tratto intestinale.
La specie umana ha il brutto vizio di toccare quello che non dovrebbe essere toccato. Perfino la frutta risulta contaminata, dato che un gran numero di prodotti della natura non dovrebbero esistere in natura! Per prime sono di certo le arance che sono state rese 'commestibili' dopo una lunga e svariata serie di incroci ed innesti solo nel 1800. Anche i kiwi non sono un'eccezione e così moltissimi altri frutti.
Il cibo acido, e lo sforzo organico per deacidificare quello che mangiamo sono certamente fattori che contribuiscono a velocizzare il processo di invecchiamento. Gli stessi processi interni dell'organismo producono scorie acide per le quali il nostro corpo dovrà intervenire e neutralizzare. Un apporto proveniente dall'esterno con l'ingestione di alimenti acidi non potrà fare altro che peggiorare tale equilibrio, rendendo più difficoltoso il processo di alcalinizzazione. Raggiungere questo scopo è possibile con l'uso di molte risorse interne già stoccate, che verranno sottratte da altri tessuti impoverendoli, per necessità più urgenti come quella discussa in queste righe.
Un alto tasso di acidità organica è la causa di enormi danni a lungo termine a riguardo delle membrane cellulari. Tali danni provocheranno la morte prematura della cellula, riversando una maggiore quantità acida nell'organismo innescando un surplus acido ancora maggiore.
Va molto in voga parlare di alimentazione fruttariana oggi, è questo è un bene. A maggior ragione se si sta iniziando tale nuovo percorso alimentare, ogni frutto può essere quello giusto. Infatti qualsiasi 'prodotto della natura' è migliore della 'totalità' dei cibi artificiali assemblati dal uomo. Bisogna però rendersi conto che superata la fase transitoria dopo i primi mesi, è necessario passare oltre. Diventa quindi necessario imparare che non tutta la frutta è ideale per l'essere umano. Per questo la frutta acida aiuta a depurare velocemente l'organismo, garantendo la distruzione in tempi brevi dei tessuti negativi, formati in decenni di alimentazione occidentale. Tuttavia, appena l'organismo è depurato è necessario sostenere la direzione fruttariana in modo differente. Per questo è ormai confermato che la frutta acida produce sì delle ceneri alcaline, ma è anche vero che il frutto ingerito possiede un PH differente da quello ideale per l'essere umano. Ciò deve comportare per forza un lavoro aggiuntivo da parte dell'organismo per l'alcalinizzazione e quindi il rilascio finale di residui basici. Il vantaggio della frutta acida rispetto ad altri alimenti con questo PH, è che nel luogo finale almeno per i frutti a basso PH il risultato è la produzione di ceneri alcaline, mentre per i non-alimenti il ciclo è acido dall'inizio alla fine.
Succede molto spesso di vedere 'fruttariani schelettrici', questo non è bene perché denota un consumo protratto di alimenti acidi, che esauriscono a lungo termine le risorse interne invece di massimizzarle. Diventa quindi importante scegliere accuratamente i frutti basici di cui nutrirsi.
In fine non si deve nemmeno scordare lo stimolo esterno necessario a mantenere intatte ed attive le funzionalità organiche e motorie. A tal proposito Matevo® può essere una scelta decisamente valida, breve e diretta per preservare la capacità articolare, insieme alla massa muscolare ed ossea. Molti saranno i vantaggi, sia che gli utenti finali decidano di cibarsi di alimenti acidi e ancor di più in coloro che scelgono i prodotti della natura basici.
Proseguendo nel cammino della salute per scoprire quello che è veramente giusto per l'essere umano, è bello scoprire quanto noi siamo inseriti nel contesto naturale e ne dovremmo fare armonicamente parte. E' invece deprimente assistere al primo degrado esistente da un paio di millenni e in particolare oggi, quello alimentare, dove il genere umano è diventato il primo mietitore di risorse, vite, ambiente e perfino della propria salute.