Passare da una dieta
onnivora, tipo occidentale, a una vegana è già un grosso
miglioramento per la salute fisica. Effettuare un ulteriore salto per
arrivare ad uno stadio frugivoro rappresenta un nuovo ed imponente
passo in avanti verso la purificazione fisica. Arrivare poi ad
abbracciare il crudismo è di certo la soluzione più compatibile
agli scopi per i quali il nostro apparato digerente è stato
'progettato' dall'evoluzione.
Chi ha avuto la forza di
volontà di effettuare concretamente e per un lungo periodo questi
passaggi ha di certo potuto conoscere una salute simile a quella
esistita molte decine di millenni fa dagli uomini che popolavano la
terra in quel arcaico periodo. Cosa si deve fare per spostare ancora
in avanti il benessere per limitare i 'danni' che inevitabilmente la
metabolizzazione del cibo crea al nostro organismo in conseguenza
della digestione? Il titoletto di questo pezzo parla di
deacidificazione. Concetti di acido e basico riferiti al cibo sono i
più veri sovrani dell'alimentazione umana. Ogni cibo che ingeriamo
può possedere una carica acida oppure alcalina, anche se si parla di
frutta allo stato crudo. Molti studi hanno portato alla luce
nell'uomo una caratteristica organica alcalina. Per questo ogni
alimento che si discosta dall'asse alcalino induce un lavoro
aggiuntivo per renderlo utilizzabile dalla fisiologia umana.
L'alcalinizzazione del cibo che assumiamo richiede risorse da parte
dell'organismo, sia quando questo si trova in bocca, nel tratto
digerente e nel sangue. Qualsiasi cibo, seppur ricco di elementi
nutritivi, può impoverire l'organismo per la necessità di risorse
atte alla 'conversione', in modo che diventi utilizzabile
dall'organismo. L'essere uomo dispone di un PH sanguigno basico, come
già spiegato, quindi deve essere mantenuto tale a prescindere dal
tipo di alimento che scegliamo di ingerire.
Limoni, arance, pompelmi
e quant'altro, sono alimenti senza dubbio straordinari, bisogna però
rammentare che possiedono un PH decisamente opposto a quello che è
ideale per il nostro organismo. Infatti se da un lato gli agrumi
possono apportare molte risorse vitaminiche, dall'altro ci
impoveriscono a livello minerale, rendendo indispensabile il rilascio
di calcio nel sangue riportando velocemente il PH a livelli alcalini.
Alla lunga il processo porterà di certo ad una deplezione del calcio
corporeo. Molti studi hanno evidenziato l'indebolimento dentale
dovuto al consumo di soli agrumi per un lungo periodo da parte di un
gruppo di persone. Ovviamente non sono solo gli agrumi gli unici
frutti acidi. In ogni caso se i fruttariani devono stare attenti, i
vegani devono porre un'attenzione ancora maggiore, visto che
praticamente tutti i cereali e farinacei in genere risultano acidi.
Non parliamo poi degli onnivori, dove quasi tutti gli alimenti di cui
si nutrono sono acidi! I prodotti animali, escluse poche eccezioni
sono potenzialmente difficili da deacidificare per via della loro
lunghissima permanenza nel tratto intestinale.
La specie umana ha il
brutto vizio di toccare quello che non dovrebbe essere toccato.
Perfino la frutta risulta contaminata, dato che un gran numero di
prodotti della natura non dovrebbero esistere in natura! Per prime
sono di certo le arance che sono state rese 'commestibili' dopo una
lunga e svariata serie di incroci ed innesti solo nel 1800. Anche i
kiwi non sono un'eccezione e così moltissimi altri frutti.
Il cibo acido, e lo
sforzo organico per deacidificare quello che mangiamo sono certamente
fattori che contribuiscono a velocizzare il processo di
invecchiamento. Gli stessi processi interni dell'organismo producono
scorie acide per le quali il nostro corpo dovrà intervenire e
neutralizzare. Un apporto proveniente dall'esterno con l'ingestione
di alimenti acidi non potrà fare altro che peggiorare tale
equilibrio, rendendo più difficoltoso il processo di
alcalinizzazione. Raggiungere questo scopo è possibile con l'uso di
molte risorse interne già stoccate, che verranno sottratte da altri
tessuti impoverendoli, per necessità più urgenti come quella
discussa in queste righe.
Un alto tasso di acidità
organica è la causa di enormi danni a lungo termine a riguardo delle
membrane cellulari. Tali danni provocheranno la morte prematura della
cellula, riversando una maggiore quantità acida nell'organismo
innescando un surplus acido ancora maggiore.
Va molto in voga parlare
di alimentazione fruttariana oggi, è questo è un bene. A maggior
ragione se si sta iniziando tale nuovo percorso alimentare, ogni
frutto può essere quello giusto. Infatti qualsiasi 'prodotto della
natura' è migliore della 'totalità' dei cibi artificiali assemblati
dal uomo. Bisogna però rendersi conto che superata la fase
transitoria dopo i primi mesi, è necessario passare oltre. Diventa
quindi necessario imparare che non tutta la frutta è ideale per
l'essere umano. Per questo la frutta acida aiuta a depurare
velocemente l'organismo, garantendo la distruzione in tempi brevi dei
tessuti negativi, formati in decenni di alimentazione occidentale.
Tuttavia, appena l'organismo è depurato è necessario sostenere la
direzione fruttariana in modo differente. Per questo è ormai
confermato che la frutta acida produce sì delle ceneri alcaline, ma
è anche vero che il frutto ingerito possiede un PH differente da
quello ideale per l'essere umano. Ciò deve comportare per forza un
lavoro aggiuntivo da parte dell'organismo per l'alcalinizzazione e
quindi il rilascio finale di residui basici. Il vantaggio della
frutta acida rispetto ad altri alimenti con questo PH, è che nel
luogo finale almeno per i frutti a basso PH il risultato è la
produzione di ceneri alcaline, mentre per i non-alimenti il ciclo è
acido dall'inizio alla fine.
Succede molto spesso di
vedere 'fruttariani schelettrici', questo non è bene perché denota
un consumo protratto di alimenti acidi, che esauriscono a lungo
termine le risorse interne invece di massimizzarle. Diventa quindi
importante scegliere accuratamente i frutti basici di cui nutrirsi.
In fine non si deve
nemmeno scordare lo stimolo esterno necessario a mantenere intatte ed
attive le funzionalità organiche e motorie. A tal proposito Matevo®
può essere una scelta decisamente valida, breve e diretta per
preservare la capacità articolare, insieme alla massa muscolare ed
ossea. Molti saranno i vantaggi, sia che gli utenti finali decidano
di cibarsi di alimenti acidi e ancor di più in coloro che scelgono i
prodotti della natura basici.
Proseguendo nel cammino
della salute per scoprire quello che è veramente giusto per l'essere
umano, è bello scoprire quanto noi siamo inseriti nel contesto
naturale e ne dovremmo fare armonicamente parte. E' invece deprimente
assistere al primo degrado esistente da un paio di millenni e in
particolare oggi, quello alimentare, dove il genere umano è
diventato il primo mietitore di risorse, vite, ambiente e perfino
della propria salute.